Cossanexit

Il tempo scorre ineluttabile e ciò contro il quale non si può lottare sta per succedere.

Sono nato e la regina Elisabetta di Inghilterra già regnava.

Ho passato una vita con Fidel, Andreotti e Bhumibol, il re di Thailandia che ha regnato per settant’anni.

Ho iniziato a giocare a tennis al TC Lainate e il Sommo Luminescente Cossani già imperava in un regno i cui sudditi sono essenzialmente tennisti, e qui mi fermo.

Certi personaggi, nel bene o nel male, segnano le ere e la loro uscita di scena lascia un vuoto. 

Difficile emulare il nostro Supremo Patriarca: tranne il ponte sullo Stretto di Messina e la pace nel mondo, ha già fatto tutto lui. Un po’ come il re di Thailandia, che, a tempo perso, arava anche campi.

Pensate, eletto per acclamazione anche come Sommo Pontefice, quando il nostro ha cominciato al TCL le lampadine erano quelle di Thomas Alva Edison, ad incandescenza. Adesso siamo nell’era delle luci a led. 

A onor del vero, la prima vera lampadina funzionante dell’americano rimase accesa per ben tredici ore di seguito prima di fulminarsi, oggi le lampade a led dei nostri campi, fatte per durare almeno 50.000 ore, si fulminano a nastro con cadenza scientifica: appena hai riposto l’ambaradan necessario per sostituirne una rischiando la vita a dieci metri di altezza, subito si fulmina la successiva.

Si ventila che il nuovo futuro Direttorio abbia già deciso, in un clima di restaurazione da Congresso di Vienna, di passare all’illuminazione a gas, dando a Pippo la mansione di Lampionaio corredato di pertica di accensione.

La Cossanexit anche se annunciata da tempo, ci trova impreparati e smarriti.

È un po’ come una bella festa nella quale ci si attarda nella speranza che non finisca. La mattina dopo ricordi confusi, bocca impastata e un gran mal di testa.

Non targhe nè cippi, non statue benedicenti all’ingresso del Tennis Club potranno mai onorare compiutamente la figura e i meriti del nostro.

Però, come fu istituita nel 1998 la figura del Presidente Emerito della Repubblica Italiana, chiedo a gran voce una modifica “ad personam” dello statuto del TC Lainate, per avere anche noi il nostro presidente emerito, fonte di luce ed ispirazione per tutti i futuri presidenti del TCL.

Male che vada terrà compagnia all’unico ancora in vita, il maresciallo del partito comunista Napolitano.

Sursum corda!

Moritz Allee

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