Il torneo del Santo

Partiamo dalla fine.
Una buona finale per il nostro torneo di San Rocco, papà e figlia Volante con mamma Zaina a latere e il duo Cossani-Moroni, alla presenza di un competente e attento parterre, che schierava tutti i senatori del TC Lainate, attirati appunto al completo dalla promessa di brindisi finale.
Gioco a tratti spumeggiante, specialmente quanto il solido esponente della squadra D5 se ne stava in disparte.
Il buon Fabione Moroni inanellava qualche buon colpo e alcune serie infinite di errori marchiani che hanno messo a dura prova la pazienza di Giobbe del nostro Sommo Luminescente Cossani. Papà Volante ha corso per quattro (per sé, per la figlia e anche per i due dall’altra parte), mentre la piccola si è distinta per avere martellato senza pietà i due giovanotti avversari.
La giornata si concludeva con premiazione di vincenti e perdenti, discorso istituzionale del Sindaco, beneficenza alla Croce Rossa, cui vanno sempre i nostri ringraziamenti, e libagione finale.
In quest’ultimo contesto brillavano particolarmente il buon Paolo Somarè, che zitto zitto prosciugava l’enoteca del TC Lainate e il Socio Anziano Crespi con braccio da Spritz in grandissima forma e sul quale, ahimè, torneremo più avanti per commentare la prestazione tennistica.
Detto della fine, torniamo all’inizio.
Ben 35 coppie eterogenee risultavano iscritte al torneo del Santo, ognuna di esse con particolari necessità: chi poteva giocare solo con la luna piena, chi non poteva giocare mai, chi solo di notte, chi a giorni alterni, chi voleva giocare solo su terra con il compagno di gioco che voleva giocare solo sul mateco e viceversa.
La direzione di torneo ha modificato l’ordine di gioco decine di volte, cambiandolo a volte mentre quello precedente era ancora in stampa.
Emblematica la situazione delle coppie Somarè Della Foglia e Paleari Pravettoni che ad un certo punto dovevano giocare due volte la stessa partita in giorni differenti, per la gioia del pubblico…
Intristisce oltre misura la fugace apparizione del socio Anziano Crespi, detentore del torneo, che, abbandonato dal figlio, si accoppiava con il rugbista Angelone Restelli.
I due Angeli, solo di nome ma non di fatto, confidavano ingenuamente sul numero di chili messo in campo, dove non avevano rivali, ma venivano spazzati via in pochi minuti dallo sceriffo Mike Boccaletti associato a pennellone Gallello, protagonisti poi di un buon torneo fino alle semifinali.
Un premio speciale andava assolutamente assegnato a Renato nonché Gallello: psicanalizzato costantemente dal nostro sceriffo, più di una volta è stato colpito da crisi di identità. In una occasione, tale era il gelo sceso sul terreno di gioco che, credendosi l’esploratore norvegese Roald Amundsen, di impulso vendeva su eBay l’attrezzatura da pennellatore e acquistava su Amazon una muta di cani da slitta per intraprendere una spedizione artica. Veniva fermato alla frontiera perché dotato di un Green Pass scritto solo in italiano è riportato al TC Lainate, dove veniva lobotomizzato dal suo socio.
Alle semifinali pervenivano anche il nostro Presidente in coppia con il Sinistro Tini, che brillava per la velocitá degli scatti sul posto, eseguiti con una rapidità tale da farlo sembrare fermo .
Meritano una citazione a parte la coppia Musco Vago: il sig. Vago, nomen omen, purtroppo non aveva la più vaga idea di quello a cui stava partecipando e si distingueva per un atteggiamento stigmatizzato dalla totalità del pubblico presente ai suoi incontri, allibito dalla violenza ed aggressività con le quali approcciava avversari e soprattutto esponenti del tennis minore, sicuramente adatte per la presa della Bastiglia o per la finale di doppio misto a Wimbledon, ma del tutto fuori luogo in un torneo di beneficenza a Lainate.
Prossimo appuntamento verso fine mese con il Torneo Open Città di Lainate: si giocherà a tennis.
Robocop

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