La ripartenza

Cari amici, dopo ormai mesi, oggi il TC Lainate ha riaperto i battenti e non casualmente la prima ora in prenotazione è stata giocata dal nostro sempre più Sommo Luminescente Cossani.

Ormai diventato grande e smesse le braghette corte, dopo essersi sposato in piena pandemia Covid-19 (una coincidenza che avrebbe fatto riflettere chiunque), il Presidente Emerito ha giocato la sua prima ora da vero congiunto con la neo moglie AntWoman Paleari, in ossequio alle rigide direttive del grande capo Conte.

A seguire incontri tra i più disparati tra soci sdivanati più o meno anziani, tutti assetati di tennis.

Una simile apertura avrebbe meritato un pubblico delle grandi occasioni, ma, ancora una volta in ossequio alle direttive governative, il Tennis è rimasto vuoto del suo solito pubblico di sfaccendati, scoraggiati dalle rigide norme di ingresso al Club, fermamente volute dal nostro Grande Capo Bruto Cola.

Va spesa una parola nei confronti del nostro Presidente: voci bene informate raccontano abbia passato la quarantena presso le strutture del tennis, coordinando lavori faraonici di manutenzione. Non un angolo del tennis è stato risparmiato dalla furia igienizzante delle squadre di pulizia e quello che ha accolto oggi i nostri soci era un circolo come e più di sempre in ordine e profumato.

Nei prossimi giorni ulteriori aggiornamenti: saranno installati distributori di gel igenizzante che, passata la buriana, saranno riconvertiti a distributori di Spritz e GinTonic.

Dalle grandi crisi si deve cercare di cogliere degli spunti positivi: uno di questi è fin troppo facile e ben noto a chiunque gioca. Dopo un più o meno lungo periodo di inattività, alla ripresa del gioco e in modo inversamente proporzionale alla propria usuale abilità, si giocano 5 minuti alla Federer: dritti sfiammanti, rovesci, recuperi difensivi e passanti mai neppure tentati nella propria vita tennistica. Dicevamo appunto 5 minuti, poi al primo errore tutto torna come sempre se non peggio: errori banali, palle che non arrivano a toccare la rete, lingua felpata di fantozziana memoria, fatica indicibile a portare a termine l’ora di gioco.

Alla fine, però rimane il ricordo di quel promettente inizio con l’effimera illusione che tre mesi di zapping passati sul divano diano migliori risultati di un allenamento costante: in fondo se si avesse 20 anni e 35 chilogrammi in meno, si bevesse acqua naturale al posto di fiumi di birra e si mangiasse Quinoa dalla colazione alla cena, ce la si potrebbe giocare con i migliori.

Ma tennisticamente parlando, tra tutte le cose negative, dobbiamo purtroppo evidenziare che ci sono mancati i campionati e in particolare non abbiamo potuto godere del bel tennis abitualmente espresso dalla nostra squadra più bella, quella delle Ladies Over. Tennis minore oltre ogni limite, quest’anno la squadra si presentava priva di alcuni elementi che avevano caratterizzato la formazione negli anni passati e si aspettava con una certa ansia la verifica della tenuta, non tanto a livello di gioco espresso e per i risultati, quanto per la curiosità e l’affetto che il nostro pubblico non ha mai fatto mancare.

Detto questo e in attesa dell’evoluzione delle prossime settimane, vogliamo portare una luce di speranza: il Direttorio sta lavorando affinché il Torneo Salamella venga dichiarato Presidio Medico Chirurgico dalla Regione Lombardia e ne venga imposto lo svolgimento, per Decreto.

Moritz Allee

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